domenica 29 giugno 2014

War and Peace

Non c'è mai stato nessun tipo di pietà tra di noi, nessuna grazia, nessuna redenzione, nessun desiderio dissimulato. La violenza del mio essere si riflette completamente nel suo corpo che a sua volta me la restituisce con altrettanta implacabile e dolorosa forza.
Come un incendio bruciamo qualunque cosa troviamo davanti al nostro cammino, bruciamo noi stessi senza lasciare che cenere nel nostro passaggio.

Se dovessi andare via ancora una singola, fottuta volta, sarei costretto a legarti al letto e dare fuoco alla casa

Rowan è li a guardarmi bruciare contro quel muro al quale mi ha bloccata con il suo corpo. Lui non lo sa ma sono un regalo per lui, il regalo che Satana gli ha fatto per tenerlo lontano dalla retta via, perchè si sa, ama il modo in cui gli faccio male quasi quanto io amo i suoi baci che si stampano su di me come marchi a fuoco.

Ti odio

Mi piace maledettamente quando mi odi

Le sue mani mi stringono i polsi bloccandoli sulla mia testa, contro la parete che mi sorregge come se ne avessi bisogno e forse è così, le mie gambe tremano e me ne rendo conto solo adesso, così come mi accorgo che sto piangendo mentre mi spoglia da quegli abiti che diventano nulla, solo stracci che cadono a terra come i petali di una rosa ormai secca. 
Cerco di difendermi, di allontanarlo da me e i miei pugni battono contro il suo petto ma ben presto abbandono ogni mia resistenza e cedo al desiderio di levargli quell'uniforme e affondare le mie unghie nella sua schiena, graffiandolo, ferendolo come a volergli far provare parte del dolore che mi ha lasciato in dono assieme ad un cane. Sono come una bestia in gabbia, non posso fuggire via e in un attimo il mio corpo è suo, argilla da modellare sotto le sue mani che mi afferrano per portarmi sul letto,dove non ho una via di fuga. Improvvisamente il mondo non esiste, il dolore non esiste, e lui ed io siamo la stessa cosa.
C'era la rabbia di un addio sospesa tra di noi, c'era il desiderio di ritrovarci sapendo che la perdita per noi era ed è l'unica scelta saggia da fare, ma adesso, dopo quella lotta scomposta, tra quelle lenzuola ho trovato la mia pace.

Come la chiamerai?

Leyla

Notte?

Si, è il mio errore...il mio punto di non ritorno, il buio.

La mano di Rowan mi accarezza il viso mentre me ne sto rannicchiata contro il suo petto, ho sempre amato passare le ore ad ascoltare il battito del suo cuore.

Chiamala Hope.


Goodbye my lover



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