giovedì 13 febbraio 2014

The Frozen Lake

Urlo ma la mia voce non ha suono, batto i pugni, mi dimeno ma nessuno riesce a sentirmi e l'acqua gelida mi annega molto più velocemente di quanto io voglia.
La superficie ghiacciata sopra di me non viene scalfita dalle mie mani, e l'acqua...quella maledetta acqua mi ostruisce i polmoni e il fiato mi manca.
Da sotto al ghiaccio riesco a vedere il cielo scuro che si riflette sul lago, riesco a vedere dei corpi che cadono e battono contro le lastre macchiandole di sangue ma non ne avverto i suoni per quanto la disperazione, nel mio silenzio ovattato, sembrerebbe essere amplificata.
Sto per lasciarmi andare, la mia mente non reagisce e gli occhi si fanno sempre più pesanti, le membra sono completamente congelate e nessuno, nessuno può salvarmi a meno che..
Mentre ancora il mio pugno batte contro il ghiaccio in un ultimo disperato tentativo due occhi scuri ed una faccia da schiaffi con un ghigno sadico sul volto si affacciano guardandomi dall'altro lato della lastra, so chi è lui, so cosa ha fatto e quell'espressione stampata sul suo viso mi fa comprendere che anche lui è consapevole di quello che ho visto, ed è proprio per questo che mi lascia affogare, cadere...

è così buio qua sotto Will, perchè lottare? Forse dovrei semplicemente lasciarmi cadere giù, sempre più giù... prima o poi il gelo avrà fine e il buio non mi farà più paura.

Un pugno rompe il ghiaccio distruggendo in mille pezzi il vetro gelido. Il mostro riesce ad afferrare il mio polso e a tirarmi su poco prima che io mi lasci andare, ma trovo ancora un po di forza per dibattermi, non voglio morire, non devo morire...non dovevano morire, non volevano morire.

Sugar...Sugar sono io...

Quando riapro gli occhi il Sole mi tiene tra le sue braccia, mi stringe a se visibilmente preoccupato. Mi ha salvato, mi ha salvato ancora una volta e io annego nuovamente, non più nell'acqua gelida ma nel suo petto sommersa dai singhiozzi e dai tremori. Cerco la pace nel suo corpo caldo e non appena l'afferro ella svanisce con la stessa rapidità del sole che tramonta, chiudo gli occhi e lui è lì, ad attendermi con quel suo sorriso da bastardo e il mauler in mano.



mercoledì 5 febbraio 2014

Past, Present and Future

Un cigolio annuncia l'apertura della porta, subito dopo un fascio di luce illumina parte della pavimentazione, una linea sottile che giunge fino al letto sul quale la principessina si trova, sotto le coperte, al sicuro dal mondo ma non dal mostro che si nasconde nel buio, quello di cui parlano le favole e che le mamme, accarezzando i capelli dei propri bambini, fanno sembrare solo frutto della fantasia.
A lei però nessuno l'aveva mai detto che quell'ombra che si insinuava nella stanza la notte era solo frutto delle sue illusioni, e così lei ci ha creduto davvero.
Il mostro aveva delle mani, delle gambe, una voce impastata, degli occhi, un'alito che puzzava di vino... sembrava dannatamente vero.
Cominciava sempre così, una porta che si apriva e la luce che fendeva il buio e la ragazzina poteva sentire il battito del suo cuore che scandiva i passi dell'altro che si avvicinavano a quel letto per terminare con lacrime, lividi e cicatrici.
Era solo una bambina che è diventata donna molto prima di quanto non avesse dovuto, una bambina a cui è stata strappata l'infanzia con una forza e una cattiveria ingiustificati.

"Svegliati, è tutto passato, era solo un incubo"

La capanna è immersa in una luce rossastra, la lampada ad olio brucia ancora illuminando il legno delle pareti e del pavimento saldamente fermo su di un albero. Lei guarda il suo corpo nascosto da lenzuola leggere, non vi sono lividi, non vi sono segni, nulla... il cuore rallenta il suo battito e finalmente può voltarsi. Accanto a lei il Sole che dorme con i suoi riccioli scuri che gli coprono appena gli occhi e spontaneo il sorriso appare sulle labbra della donna. Può tornare a dormire la bambina, era solo un sogno, e il Sole, come se l'avesse capito, si è svegliato per poterla cullare tra le sue braccia.

"E allora sposiamoci e lasciamo che tutto vada in malora! Chi se ne frega del mondo, vivremo di noi e di nessun'altro, non abbiamo bisogno di nulla tu ed io! Sposami sarai soltanto mia ed io vivrò di te..."

"Io ti appartengo"

Una piccola incisione su di una piccola fascia in oro... era la pace, lui era la pace in un mondo fatto di caos.