martedì 1 aprile 2014

Power and Family

"Perchè, dopo quello che è successo, dici di non avere nessun brutto ricordo Yahn?"

"Credo sia perchè tu mi hai protetto. Hai scommesso su di me. Nessuno l'ha mai fatto. E' come sapere di avere qualcuno su cui contare ciecamente e per cui dare tutto allo stesso modo. E' come avere uno scopo."

E sentire Yahn parlare così mi lascia senza parole... non avrei mai creduto di essere in grado di "proteggere"qualcuno al di fuori di me stessa. Del resto lo faccio da anni, mi difendo, con le unghie e con i denti, per cercare di vivere e non solo di sopravvivere, per trovare il mio posto nel mondo e poi...
Poi arriva Yahn con il suo sorriso dolce e mi dice che l'ho difeso. Ho davvero fatto una cosa simile?
Sono diventata uno scopo, il suo scopo, e questo... questo mi fa mancare il fiato.
Per una volta, sento di essere così forte da poter reggere il peso di qualcun altro, sento di essere in grado di lasciare che lui si appoggi a me sapendo che infondo, io posso fare lo stesso con lui.

Solo chi ha necessità di un tocco delicato sa toccare con delicatezza Yahn.




"Sei importante per me Daphne. sei una compagna ed un'amica fidata ed io... sono onorato che una persona della tua levatura abbia allacciato un rapporto del genere con me. so che non ci siamo ancora raccontati tutto, del nostro passato, o di quello che stiamo facendo nel presente, ne tanto meno dei nostri obiettivi futuri ma... so che saremo l'uno per l'altro disponibili ad ascoltarci senza giudicarci, perché entrambi siamo stati per qualcuno quello di cui avevano bisogno senza poter essere mai noi stessi. ma insieme possiamo gettare le nostre maschere."


Poi c'è John, John dallo sguardo triste, dal sorriso di un ragazzo che nasconde un uomo fatto e finito, cresciuto troppo in fretta e abbandonato dalla sorte stessa. 
Will, se tu lo vedessi... sembra che abbia combattuto con il mondo e che la sua battaglia continui tutt'ora. Quando lo osservo mi rivedo in lui e mi sorprendo a pensare che forse non siamo così diversi...mi basta allungare la mano, lui è lì. Quando mi perdo nei suoi occhi ho la certezza che lui riesca a vedere la parte più nascosta della mia anima e per una volta non ne ho paura, è stranamente confortante.

Non basta un giorno freddo per gelare un fiume profondo John, e ricorda che anche quando il cielo è coperto, il sole è lì, dall'altro lato delle nuvole.



È un personaggio strano. Si scopre ciò che lo riguarda pian piano, man mano che si legge. Misterioso, il termine giusto. Ma non misterioso che... lo fa apposta per incuriosire gli altri, eh! Misterioso con discrezione. Deve avere un passato alle spalle che nessuno sa. E di tanto in tanto sbucano fuori con i suoi pensieri stralci di qualcosa. Indizi, che portano ad un resoconto soltanto alla fine. Non so se mi spiego.È come te perché è simpatico e dolce. Ed anche se vuol essere freddo, poi alla fine non ci riesce e si ingarbuglia da solo.

Shawn è come te Will, ogni volta che lo guardo rivedo i tuoi capelli scompigliati dal vento, la tua espressione di chi cerca di prendere la  propria vita e trascinarla in salvo, i tuoi occhi pieni di dolcezza e di fierezza. 
Lui è lì, è lì per non essere lasciato andare, è lì per non lasciarmi cadere. Shawn è come una tartaruga, fragile in apparenza, ma con la scorza più dura di quanto non possa sembrare... 


Non ti arrendere mai amico mio, di solito è l'ultima chiave quella che apre la porta.



Poi c'è Abe con la sua decisione, con il suo voler combattere contro le ingiustizie, Abe che spera in un mondo migliore.
Brendan...Brendan e le sue provocazioni, che sa muovere corde che nemmeno io so di avere, con quella faccia da schiaffi e un cuore profondo.
Lars incredibilmente forte e incredibilmente delicato allo stesso tempo, dall'anima sofferente, straziata da qualcosa di oscuro, pronto a difendersi e a difendere. Lui è stata la prima persona che mi ha ricordato che noi infondo siamo umani ma è meglio che gli altri non lo vedano.
E Rowan, il mio Raggio di Sole.. qualsiasi parola su di lui sminuirebbe la sua essenza, il suo essere linfa vitale per la mia mente e il mio cuore, il suo porgermi la mano per tenermi con i piedi per terra, nonostante le ali che mi ha concesso.

Will, un tempo dicevi che non avevo famiglia e che mai l'avrei avuta... ma credi che non sia famiglia essere un punto fermo? Un riferimento per qualcuno e poter dire lo stesso? 
Mi dicesti che sarei potuta diventare una donna potente se avessi trovato la mia forza da qualche parte... ed io l'ho fatto: Loro sono la mia forza, loro credono in me, mi spingono a continuare.


Da quanto nella mia mente si è affacciata questa certezza gli incubi hanno cominciato a cambiare, non mi sveglio più nel cuore della notte con la sensazione di essere la bambina violata incapace di reagire, adesso quella che ho davanti è una donna, decisa, implacabile...



***
"Il proprietario si avvicinò con irruenza afferrando il polso della nobile Yiji con prepotenza, ignorando le sue proteste ed il pacato richiamo all'educazione. Ma non importava. Mr Grouss non rispettava le donne, indipendentemente da quali vestiti, gioielli o profumi indossassero, erano donne e secondo lui erano nate per esaudire i desideri degli uomini. E fra questi i migliori dovevano prendersi ciò che desideravano, perché se lo erano meritati di diritto. Daphne protestò nuovamente ma senza alzare il tono della voce, irrigidendosi al contrario, per evitare di far sentire richiami d'allarme fuori dalla stanza o danneggiare la propria immagine a causa di pettegoli domestici. Con mano tesa lascia uno schiaccio sul volto paonazzo ed incarne dell'uomo nerboruto. Aveva una faccia porcina, occhi piccoli e scuro e baffi lunghi e fastidiosi, il collo quasi assente, ed evidentemente obeso. Uno di quegli uomini che toglievano il cibo ai propri schiavi per ingrassare senza ritegno. Mr Grouss la fulminò con lo sguardo prima di lanciarla sul materasso con prepotenza.> Sei una puttana, e non hai il diritto di fare o dirmi nulla. Eseguirai i miei ordini come tutti. <Daphne si irrigidì ancora di più e sgranò gli occhi terrorizzata alla vista dell'uomo in avvicinamento che si spinse su di lei, che spinse le proprie labbra sulle sue con lingua invadente. Daphne rimase immobile completamente soggiogata fino a quando non senti il corpo grasso del molestatore sussultare e rivelarsi di fianco sul materasso tossendo ripetutamente. Un sorriso crudele apparve sulle labbra tinte di rosso della Onorevole che scese dal materasso con tutta lentezza sfilando un fazzoletto di carta da un dispenser sul comodino. Sentiva lo sguardo dell'animale contro di lei, che la osservava. e poteva vederlo dal riflesso dello specchio che stava utilizzando per levare la sbavatura del rossetto dalle labbra.> Sai... in molti mi hanno dato della puttana... <Commenta riaccomodandosi sul materasso osservandogli il viso paonazzo e le mani sue fermatesi all'altezza del petto, in cerca d'ossigeno.> Quasi nessuno me l'ha ripetuto. <Spiega ora issandogli sopra l'ampio ventre a cavalcioni. Lo sguardo scintillava sotto le fluenti ciglia ed ogni suo movimento era fluido e morbido.> Quello che manca agli uomini come te è il rispetto. per la vita, per la fortuna di aver ottenuto un patrimonio, per il lusso ma soprattutto per le donne. ed è una cosa che non sopporto. <Raccontò tutto mentre sbottonava la camicia scoprendogli il petto.> Questa sera morirai perché sei stato irrispettoso. Non hai atteso che mi struccassi e mi preparassi per te. e sei finito avvelenato. <Spiegò osservando il panico nei suoi occhi.> Oh... non preoccuparti non morirai per il veleno, è solo paralizzante. <Commenta ridacchiando melodica prima di portare la destra all'acconciatura fra le bacchette sfilando uno stiletto in argento, tanto fine quanto affilato. Lo spessore ricordava quello di un ago ed appena lo posò sul petto dell'uomo all'altezza del petto, subito una gocciolina di sangue fuoriuscì dalla pelle. Dall'uomo provenne solo un rantolio soffocato.> ah... certo ovviamente sentirai dolore, e durerà un poco perché ho intenzione di spingere lentamente quest'ago nel tuo cuore."
Da John 

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