giovedì 17 luglio 2014

Bang Bang

Come si è sentito tuo padre quando gli hai puntato una pistola contro?

Non lo so Will.

Non lo sapevo... adesso credo di poterti dare una risposta. Era sorpreso, arrabbiato, spaventato, sconvolto, probabilmente avrà detto addio ai suoi demoni, avrà perdonato il male che gli ho fatto, avrà sperato di trovare il paradiso dove mia madre lo attendeva...ma non credo ci sia un paradiso per quelli come noi, sai Will? Noi siamo cattivi, fondamentalmente cattivi... quello che meritiamo non è quello che abbiamo perchè noi abbiamo sempre di più, molto di più: mio padre aveva soldi, tu hai la tua ciurma, io ho la fama.
Le persone buone cosa hanno? Ci ho pensato a lungo Will... le persone buone hanno la felicità.

Nemmeno Yahn ha mantenuto la sua promessa. Anche lui è andato via.
La sua espressione era sorpresa, spaventata quando la rivoltella si è poggiata contro il suo petto, non si aspettava una reazione simile alla sua tristezza, non si aspettava che puntassi quella pistola proprio dritta al suo cuore senza un minimo di pietà, non si aspettava che quella pronta a farla finita fossi io.

Ho una soluzione al tuo dolore, o meglio...ne ho tre, e sono le stesse possibilità che ho io.

Che soluzioni?

Puoi correre da lei e supplicarla di perdonarti, puoi tornare il bastardo che ho conosciuto o puoi farla finita.

Qualche attimo di titubanza, per un momento ho la certezza di essere sul punto di sparare, ho la certezza di fermare il cuore di Yahn senza dargli il tempo di dire una parola, ma poi mi sorprende.

Scelgo la seconda.

Dolcemente, come con una carezza, scosta la canna fredda che preme contro di lui per girare la mia mano, adesso è contro la mia pelle che si poggia, contro il mio cuore. Yahn tiene la mia mano ferma, le mie dita contro la rivoltella che minaccia di uccidermi per il mio stesso desiderio.

Stessa domanda Daphne. Cosa farai tu?

Ed è stato qui che ho pensato a papà, Will, a ciò che ha provato quando sua figlia era sul punto di porre fine alla sua vita, quella stessa figlia che adesso è indecisa tra vivere o morire. Yahn sembrerebbe serio, i suoi occhi trasmettono però un attimo di inquietudine, sa che il mio dito indugia troppo su quel grilletto.
Nella mia mente ripenso al conto alla rovescia che feci per mio padre: 3...2...1


My baby shot me down.



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