venerdì 8 maggio 2015

Happiness Therapy

Ogni mio passo è un battito del cuore che si perde nella mia mente in uno stato di perenne agitazione ed esaltazione violenta.
Ogni mio passo marca sempre di più il confine tra quello che ero e quello che sono adesso.
Ogni mio passo non può che portarmi avanti ricordandomi che non si può più tornare indietro adesso, che farmi trovare dalla Shouye vorrebbe dire morire. Eppure non mi importa.
Non so cosa ne sarà di me, di questo futuro talmente incerto che sembrerebbe quasi essere inesistente. Sono andata via lasciando dietro di me il sogno di tante ragazze della mia età, lasciando dietro di me sete, profumi, rossetti rossi fatti di veleno e gioielli. Non ho portato nulla con me, l'unica cosa che mi serviva davvero era la mano di Amira che stringe il mio dito alla ricerca di protezione.
Osservo quella bambina, osservo mia figlia alla quale ho deciso di dare un destino diverso da quello che avevo annunciato. Un futuro da fuggitiva come sua madre, eppure un futuro d'amore. Gli occhi azzurri come il cielo d'estate mi ricordano quelli innamorati di suo padre che molto probabilmente spera un giorno di poterla rivedere. Mi ricorda suo padre anche quando ride, Owen è con me in ogni momento della mia vita, è con me quando gioco con Amira, è con me, impresso a fuoco nell'infinito sul mio polso, è con me quando vado a dormire la notte sperando in un domani migliore.
Ho visto il mondo, ho seduto alle tavole di contrattazione dell'intero 'Verse, ho aiutato pianeti e stretto alleanze con le persone più potenti mai esistite, quelle che contano davvero, eppure quando ho preso la mia decisione, sono state le persone più umili quelle a cui ho pensato.
Ho pensato a Klaus che mi ha salvata centinaia di volte da morte sicura seguendomi in battaglie non sue a causa del mio spirito di autoconservazione inesistente. Ho pensato a Philip e al suo sorriso. Ho pensato a Rowan che mi manca come se fosse andato via ieri, ci sono volte in cui riesco ancora ad avvertire il suo profumo. Ho pensato ad Andres e alle nostre incomprensioni, a Shawn e alla sua piccola Kim.
Ho quasi creduto di aver sentito la voce di Brendan ridere assieme a Nicole mentre indossavo l'abito per l'ultima festa alla quale avrei partecipato. "Non ti comprerei, ti inviterei a cena" diceva Eddie.
Poco prima di andare via, quando ho chiuso per l'ultima volta la porta del mio gazebo fatto di vetrate ho intravisto Lars mentre suonava il violino, solo un ricordo di un tempo passato. Sarebbe felice della mia scelta. 
Sharon mi ha stretta a se non appena l'ha saputo, la mia dolce, violenta, adorata Sharon che forse, accanto a Jordan è sempre stata la mia famiglia e sempre lo sarà.
Ho chiesto poi ad Abe di non rigettare la nostra amicizia per una scelta e come al solito la sua risposta mi ha sorpresa "La tua è una scelta terribile, sotto certi punti di vista, ma ognuno è padrone del proprio destino, come io ho afferrato il mio, tu cercherai di afferrare il tuo. Per te sarà più difficile, ma non posso che augurarti di farcela. L'amicizia va oltre alcune scelte personali. In particolare credo che la nostra amicizia ed il suo perdurare vada ben oltre questa tua scelta. Se hai bisogno di me, sai dove trovarmi."
Adesso, mentre attendo alla porta di questa capanna immersa nella campagna di Greenfield, stringo Amira e il mio ultimo pensiero corre a John, John che voleva diventassi Muqin. A quel pensiero sorrido, vorrei dirgli tante cose, vorrei dirgli che io sono solo una ragazza e come tale voglio vivere. Vorrei dirgli che alla fine ho ottenuto ciò che volevo e che nonostante le difficoltà sarò felice, e che probabilmente nell'anima Muqin lo sono stata e lo sarò sempre. Adessom però, mi aspetta una nuova vita, un nuovo mondo e nuove avventure, diverse forse, peggiori o migliori, ma quello che è certo è che non sarò più schiava di un'istituzione che ho sempre odiato ma che per la quale ho combattuto come se fosse tutta la mia vita.
La porta si apre ed io ho un tuffo al cuore, è adesso che vorrei fuggire, scappare, andare via, è adesso che ho paura, la prima vera paura della mia vita. Quando vedo quegli occhi grigi e il sorriso sorpreso da ragazzino, ogni paura sfugge via dalle mie dita come sabbia. 
Yahn è li che mi guarda, bello come è sempre stato, Yahn è li con i suoi ricordi e le sue cicatrici. Yahn è li che mi stringe tra le braccia e adesso finalmente so dov'è il mio posto e qualunque cosa succederà ne sarà valsa la pena anche solo per questo piccolo istante.

Adesso sono felice.

Nessun commento:

Posta un commento