Ed è soprattutto da te che dipende l'armonia interna qui dentro. Stai offendendo te stessa, Daphne, stai sminuendo la tua forza, il tuo carattere, e tutto quello che sei in grado di fare. Tu ed io ci siamo offerti come guide, io posso essere in grado d'organizzare e di controllare che tutto sia in ordine, ma chi porta armonia sei tu, Daphne.
Le parole di Lars mi rimbombano ancora nella mente quando riapro gli occhi e la luce nella mia camera mi sorprende. Quanto ho dormito?
Cerco di fare chiarezza nella mia mente, come sono arrivata fin qui? Devono essere stati Lars ed Yahn a portarmi nel mio letto ieri notte, immagino di essere crollata ma non riesco a ricordare in quale momento, di cosa stavamo parlando?
Il mal di testa si fa strada nei miei pensieri mentre mi metto seduta tra le coperte di seta che mi scivolano addosso, ed è proprio in quel momento che noto una figura distesa sul pavimento, sobbalzo ma poi la riconosco.
Yahn?
Yahn è li che dorme profondamente sul tappeto facendolo quasi sembrare la cosa più comoda sulla quale si sia mai steso tanto che se ne sta beato, immerso in chissà quali sogni. Scendo piano dal letto e mi ci avvicino, sono ancora stanca, sfiancata dalla nausea, ma il sonno mi ha dato un po di forza.
Yahn svegliati...
Mormoro al suo orecchio dopo essermi accovacciata accanto a lui, con la mancina gli accarezzo una spalla fino a che un respiro un po più profondo non mi lascia intendere che si, si è svegliato.
Sali sul letto.
La luce che entra dalle vetrate rischiara il volto dell'accompagnatore addormentato che è rimasto a vegliare su di me e sulla mia salute per tutta la notte. Rivedo nei suoi occhi grigi baciati dal sole dell'alba la tristezza e la paura che non sono ancora andati via. Yahn si è risvegliato e con lui tutte le sue paure.
Accarezzo il suo viso e scivolo giù fino a raccogliergli la mano, mi alzo e lui mi segue e quando ritorno sul letto lui mi raggiunge.
Apro le mie braccia e Yahn poggia il capo sul mio petto, ha già chiuso gli occhi per addormentarsi di nuovo ed io resto a contemplarlo come se fosse un bambino in quell'abbraccio talmente candido da non lasciare nemmeno un'ombra di malizia.
Ti proteggerò sempre. Vi proteggerò sempre, promesso.
Ci prenderemo cura di te.
E io di voi.